Cosa fare in caso di contatto con la Processionaria: guida completa

La processionaria è un piccolo bruco peloso conosciuto per la sua pericolosità, sia per gli uomini che per gli animali. In questo articolo vi offriamo una guida completa con tutto ciò che c’è da sapere su questo insetto, dai suoi comportamenti alle precauzioni da prendere in caso si entri in contatto. 

Nido di processionaria

Perché si chiama processionaria?

Il nome “processionaria” deriva dalla loro abitudine di muoversi in fila indiana, come se partecipassero a una processione. Infatti, questi bruchi si raggruppano per formare nidi e, quando escono per cercare nuovi luoghi dove interrarsi, si muovono seguendo le tracce chimiche lasciate dai loro simili, formando così delle lunghe file facilmente identificabili. Inoltre, questa modalità di spostamento gli permette di mantenere coesione e sicurezza, rimanendo unite e proteggendosi dai predatori. 

Perché la processionaria è pericolosa?

Le processionarie sono pericolose a causa dei loro peli urticanti, che contengono una proteina tossica chiamata taumetopoeina. Questa sostanza scatena diverse reazioni allergiche se entra in contatto con la pelle o le mucose, tra i sintomi più comuni:

  • Pelle: può causare arrossamenti, prurito, orticaria o vesciche.
  • Occhi: provoca irritazione, bruciore e gonfiore.
  • Vie respiratorie: scatena difficoltà a respirare, tosse o sensazione di soffocamento. 

Il rischio aumenta quando sono gli animali domestici a entrare in contatto con questi peli. Infatti, nei gatti e nei cani, i sintomi possono includere salivazione eccessiva, vomito, gonfiore alla lingua e difficoltà respiratorie.

In che periodo è pericolosa la processionaria?

La processionaria è particolarmente pericolosa in primavera, quando le larve iniziano a scendere dagli alberi. Infatti, l’aumento delle temperature tipico di questa stagione stimola la loro attività e le processionarie iniziano ad uscire dai loro nidi ed essere presenti nei nostri giardini. 

Come riconoscere i nidi di processionaria

In realtà, i nidi di processionaria sono facilmente visibili ed identificabili. Appaiono come sacchi di seta bianca situati all’estremità dei rami più soleggiati. 

Inoltre, ci si accorge della loro presenza in quanto causano defogliazione negli alberi che le ospitano. 

Cosa fare se gli animali entrano in contatto con la processionaria 

Se il cane o il gatto entrano in contatto con la processionaria è bene agire immediatamente risciacquando la bocca e il muso con acqua fresca, stando attenti però a evitare getti forti che potrebbero diffondere ulteriormente i peli urticanti. Se i sintomi aumentano e il cane o il gatto mostrano segni di soffocamento, somministrare un antistaminico se disponibile o recarsi urgentemente dal veterinario. 

 Cosa fare se noi entriamo in contatto con la processionaria 

Se si tocca per sbaglio una processionaria, è importante agire con prontezza. Lavare immediatamente la zona colpita con acqua fresca e sapone e evitare di grattare la pelle. Se si notano rossori o gonfiori è consigliabile applicare un antistaminico e consultare immediatamente un medico. Comunque, è fondamentale evitare di toccare il viso o altre parti del corpo fino a quando non si è certi di aver eliminato completamente i peli urticanti. 

Come proteggersi dalla processionaria

  1. Identifica i nidi: durante l’inverno cerca i nidi bianchi, specialmente sulle conifere
  2. Evita le aree infestate: in primavera, evita di frequentare le zone boschive, particolarmente prese di mira dalla processionaria 
  3. Interventi di disinfestazione: un intervento professionale da parte di un’azienda specializzata, come Ecofam, è la soluzione migliore per eliminare i midi e ridurre la presenza delle processionarie. 
  4. Cura delle piante: mantenere gli alberi in buona salute può ridurre la probabilità di infestazioni. Interventi come le iniezioni di principi attivi nel sistema vascolare dell’albero possono rendere le piante immuni agli attacchi per anni.